lunedì 19 marzo 2012

L'olandese by bike

Sono cosi' tanto assuefatta dalla vita quassu' che ormai non mi accorgo piu' che qui sono incredibilmente diversi da noi.

Questo sia nel bene che nel male.


Qui vanno tutti in bici. Quelle belle bici grosssse e pesanti, le olandesine, appunto. Frenano solo col freno a pedale, quindi se non sei alto piu' di 1.80 sei fritto perche' non puoi contemporanemanete tenere una bici ferma coi freni e mettere il piede a terra.

Vanno a velocita' folli, a mucchi di 20 alla volta, perfettamente sincronizzati l'uno con l'altro. La massa di bici che si sposta la mattina alle ore di punta sembra il giro d'italia.

Se piove ti attacchi. Se c'e' vento ti attacchi. Se provi ad avanzare l'obiezione che forse e' un po' una palla andare in bici con la pioggia ti dileggiano e ti dicono che "non sei mica fatto di zucchero"!
Orbene, se piove e fanno 3 gradi, loro vanno in bici col giacchino scamosciato, uggs, schiena scoperta (meno male che ora non va piu' di moda), capelli fradici e parlando tranquillamente al telefonino. Gli ombrelli sono banditi, a meno che tu non abbia piu' di 80 anni.

Le mamme si spostano in bici, indipendentemente dal numero di figli o dai kg di spesa. Un figlio dietro, uno davanti e il 4enne che gia' pedala accanto alla mamma tenuto dalla stessa per la giacca.
Borse della spesa nelle sacche laterali. Chiaramente bisogna avere la stazza per fare queste cose!

Il vero olandese e' uno che e' abituato alla vita dura. Per soffiarsi il naso in bici non usa giammai il kleenex, giammai il fazzoletto di stoffa, giammai la manica (io uso la manica ).
Si tappa prima una narice e poi soffia da un lato, al vento. Poi si tappa l'altra narice e soffia dall'altra parte. Chi c'e' c'e' Tutto questo con la bici in corsa.

Ecco, quest'ultima cosa mi fa capire che io mai m'integrero'!

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