sabato 11 dicembre 2010

Muffin alla zucca e zucchine


E' proprio la stagione delle zucche e anche noi ci siamo adeguati. Con una zucca ci ho fatto il menu' settimanale. Questi sono dei muffin. Le dosi per gli ingredienti base le ho prese QUI.

150 g di farina
2 uova
200 g di polpa di zucca
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 zucchina
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaio di aceto balsamico
poco sale

Ho sbucciato la zucca e passato la polpa in padella, con un po' di acqua, che man mano si evaporava. Poi l'ho schiacciata con una forchetta.
Cotto la zucchina in padella con l'aceto balsamico.
Mescolato i liquidi, aggiunto farina e lievito +solidi. Ho messo in uno stampo imburrato per sei muffin e infornato a 180 per 45 minuti.

giovedì 9 dicembre 2010

Poesia invernale

Stamattina usciamo per andare all'asilo. Freddo quanto basta, neve: gia' troppa.  M. si sistema sul seggiolino, di buon umore saluta e manda i bacini al babbo che guarda sulla porta.

Poi guarda il tetto coi comignoli e dice:
"Mamma, guarda che il fumo fa finta di essere un gatto sul tetto!"

In effetti, il fumo correva sulle tegole sospinto dal vento. Un po' di poesia in questo bigio giovedi' autunnale ci voleva.

sabato 4 dicembre 2010

Speculaas e Sinterklaas



Lo scorso sabato siamo andate io e M. alla celebrazione aziendale di San Nicola. Tanto Babbo Natale e' schivo e non si fa vedere mai da nessuno, quanto San Nicola presenzia a qualsiasi evento possibile!
Si presenta di solito con due Zwarte Piet, riccamente vestiti da schiavi mori. Lui si siede e apre il Groote boek, dove c'e' foto e la storiella per ogni bambino. Poi uno per uno li chiama a se', chiede se sono stati bravi e da loro la mano, mentre Zwarte Piet cerca il regalo per il bambino.

Qui in Olanda, come anche in Belgio, si fanno dei biscotti speziati per questa ricorrenza. Il mix di spezie contiene cannella, noce moscata, chiodi di garofano e ginger, in dosi a me sconosciute. Quest'anno per gli speculaas ho seguito la ricetta del cavoletto di bruxelles:

550g farina
400g zucchero scuro (io meta' cassonade e meta' zucchero di canna)
225g burro (io 200gr)
3 cucch. cannella
70g latte
15g bicarbonato (~due cucch.ini)

mescolare i solidi, unire i liquidi. Lavorare velocemente fino ad ottenere una palla liscia. Lasciare riposare in frigo. Poi stendere uno strato di 3-4 mm e ricavare i biscotti con la vostra forma preferita.
Infornare a 180 per 10-12 minuti. Grazie al bicarbonato, avranno una fase, circa al 9', in cui si gonfieranno enormemente, quindi distanziare bene le formine nella placca da forno.
Alla prima infornata, colta dal panico, ho aperto il forno! Ecco, resistere alla tentazione di aprire il forno. I biscotti tornaneranno alle loro dimensioni originali. Al 10-12' minuto saranno pronti.


venerdì 26 novembre 2010

Quando l'uva conduce al mistico

Non vogliamo assolutamente che M. mangi i chicchi d'uva interi. Le abbiamo fatto una testa cosi' che bisogna spezzarla a meta' prima coi denti, per evitare il pericolo di soffocamenti.
M. segue l'ordine dalla regia, ma non tutti i giorni ne e' convinta.
Un giorno ci ho messo del drammatico e le ho detto che una volta un bambino e' morto soffocato.

M.: ma era il bambin Gesu'?
Mamma: Ehm, no tesoro, credo che quel bambino non si chiamasse cosi'.....

Cosa fai di lavoro?

Io e M. stavamo guardando le figure sopra una tazza che ho avuto come gadget ad una conferenza.
Uno dei disegni era un resto di supernova. Non ho resistito alla tentazione di dirle due cosine sulle stelle che diventano giganti e poi scoppiano.

M.: mamma, tu cosa fai di lavoro?
Mamma: guardo le stelle sul computer (la massima semplificazione che mi e' venuta in mente)
M.: io di lavoro faccio scoppiare le stelle! Ne prendo una piccola dal computer, la gonfio e poi la scoppio!

Be' non e' una tipa indecisa!

venerdì 19 novembre 2010

Macedonia autunnale

La scorsa domenica volevo fare un macedonia "a tema". Nonstante io sia una grande navigatrice del web, non ho trovato nessun suggerimento.

E allora io ribadisco l'ovvio e ivo qui la preparazione della macedonia autunnale:

1 pera
1 mela rossa
2 mele verdi
1 banana
1 kiwi
uva rossa senza semi
1 mandarino
1 limone
2-3 cucch. zucchero

tagliare le mele a meta' e sbucciarne solo una parte. Tagliare a pezzettini mele e pere. Tagliare a rondelle kiwi e banana. Gli spicchi di mandarini e i chicchi d'uva li ho tagliati a meta'. Irrorare di zucchero e succo di limone e mescolare. La frutta non sbucciata dara' un effetto in piu' di colore.

mercoledì 10 novembre 2010

Gli ossi di morto

Be', visto che eravamo in prossimita' del giorno dei morti, ho pensato di fare una ricetta a tema! Ho fatto questi biscotti per un pomeriggio con altre mamme al centro di cultura italiano. Era il 31 ottobre.

I biscotti sono deliziosi. La ricetta, quella antica, quella vera, prevede due semplici ingredienti: farina, acqua speziata e sole per seccare! Io optato per la versione super occidentale, presa dal corriere della sera .

Per definizione di osso, il biscotto deve essere bianco e duro. Duro, ma non troppo!
Ma M. non mi perdona niente!
Mamma: sai tesoro che oggi pomeriggio viene anche V.?
M.: e lei porta i biscotti morbidi?

Ecco, cio' detto, questa e' la ricetta, un pelo modificata:
150 g farina
250 g zucchero
100 g mandorle sgusciate
100 g nocciole sgusciate
3 albumi
1 cucch.ino vanillina

In una ciotola porre la frutta secca tritata, non troppo finemente. Aggiungere farina e zucchero e vanillina e mescolare. Montare a neve gli albumi e incorporare delicatamente. Si formera' presto una palla d'impasto. Io uso sempre il cucchiaio perche' odio sporcarmi le mani di impasto.
Formare un cilindro sottile e tagliare "gli ossicini". Infornare a 180 gradi per 15 minuti.

martedì 26 ottobre 2010

Rustico coi broccoli





Questo rustico l'ho preparato per la cena di domenica.
L'impasto e' una pasta brise', presa da mamme acrobate. Non avevo mai provato un impasto cosi'. E' venuto molto leggero:

300 gr farina 0,
100 ml di vino bianco secco,
80 g olio extra vergine di oliva
un pizzico di sale

Lavorare la pasta finche' non diventa liscia e omogenea. Fare riposare in frigo. La mia ci e' rimasta un giorno intero, ma la canonica mezz'ora dovrebbe bastare.

Stendere la pasta. Con queste dosi viene una sfoglia larga. Io ho ricoperto una teglia di 28cm di diametro.

Per il ripieno: tagliato la meta' di un broccolo a pezzettini. Stessa sorte toccata a tre patate piccole. Fatto cuocere in padella con l'aglio e l'olio. A parte ho rosolato 125 gr di pancetta e ho fatto scolare il grasso.
Ho amalgamato il tutto con un uovo (la prossima volta ne metto due). In ultimo ho aggiunto un cucchiaio di pesto che mi e' capitato tra le mani, che ha dato un tocco niente male.

Infornato a 200 gradi per mezz'oretta.

lunedì 25 ottobre 2010

Carrot cake e cupcakes






Lo scorso w-e avevo due impegni sociali, allora mi sono cimentata nell'impasto della carrot cake. Con meta' impasto ho fatto una dozzina di cup cakes, per un te' al pomeriggio, e con l'altra la torta per la cena della sera. Il gusto e' particolare e speziato, ma davvero ottimo.
Ho preso la ricetta da giallozafferano, dove ci sono anche le foto del procedimento.

Torta e cupcakes:
300 gr farina
450 gr carote
320 gr di zucchero di canna
350 ml olio di semi
6 uova
1 bustina di lievito per dolci
15 gr bicarbonato (=due cucchiaini)
2 cucch.ni cannella
1/2 cucch.no noce moscata
2 pizz. sale

lavorare lungamente olio e zucchero. Incorporare le uova. Unire poco alla volta farina+spezie+lievito. Aggiungere le carote e il sale e mescolare con un cucchiaio.
Per i cup cakes ho usato i pirottini di carta, forno caldo a 180 gradi per circa 20 minuti.
Per la torta: stampo da 25cm di diametro. Forno caldo a 180 gradi per un'ora (si e' alzata tantissimo, una meraviglia)

Glassa:
Una vaschetta di simil philadelphia (credo fossero 250gr)
3 cucchiai di miele
50 gr burro fuso
mescolare i tre ingredienti e poi ricoprire la torta. Io ho fatto meta' dose di glassa, cosi' che ho ricoperto solo il sopra dei dolci. Con i bimbi che mangiano la torta, sempre meglio che una parte rimanga salva dalla glassa cosi' che possano prendere la fetta in mano!

domenica 10 ottobre 2010

Crostatine salate di pasta sfoglia



Una di quelle ricette in cui a M. piace essere coinvolta, se non altro per imburrare e infarinare le formine delle crostatine.

Fogli di pasta sfoglia congelata (qui vendono dei fogli da 10, di una spanna di lato).
Per il ripieno, io ho mescolato ricotta e spinaci, saltati in padella con olio. Ho insaporito il condimento solo con sale e noce moscata.

Imburrare e infarinare le formine. Adagiare i foglio di pasta sfoglia, tagliare la sfoglia che sborda. Bucherellare il fondo della sfoglia. Sistemare il ripieno.
Poi con gli avanzi della sfoglia abbiamo, io e M. fatto le listarelle per la crostatina. Invece che stenderle col mattarello, e' stato piu' veloce e divertente arrotolarli con le mani.
Infornare a 200 gradi per circa 20 minuti o fino a doratura.

La fata tanaceto




Il ritorno a casa in bici puo' sempre riservare sorprese. Complice la stanchezza, M. riesce ad inventare sempre nuovi modi per fare marachelle, persino dentro uno spazio ristretto come il carozzino attaccato alla bici.

Un giorno ho visto sul ciglio della pista ciclabile il tanaceto e il ranuncolo, che per caso sono anche i nomi di due fatine in un libro che piace tanto a M.
Mi fermo e ne racolgo qualche stelo. La invito a guardare bene se non ci fossero le fatine sui fiori. M. e' presa da curiosita' e per un po' sento un'incoraggiante silenzio.

Dopo qualche minuto chiedo, senza girarmi:
"M. cosa fai?"
M.: "Niente..."
Mamma: "Sei sicura?"
M.: "Ho solo messo il fiore dentro il naso!"
Ah ecco.

lunedì 27 settembre 2010

Assertivita'

In casa abbiamo le scale a chiocciola. M. le fa in salita senza aiuti o genitore alle calcagna, ma in discesa siamo ancora un po' cauti, anche se da sola ce la farebbe.
A complicare le cose c'e' M. che ogni volta sceglie una modalita' di discesa diversa: una volta scende prima lei, una volta prima noi, una volta e' indecisa...
Ieri stavo lavando il pavimento e avevo urgenza che babbo e figlia andassero al piano di sotto. R. cerca di creare un diversivo per fare piu' in fretta.

R.: "Tesoro ti prendo in braccio per scendere?"
M.: "No, scendo io"
R.: "Ma se ti tengo in braccio mi tieni un po' di caldino che ho un po' di freddo...."
M.: "No"
R.: "Ma davvero cosi' mi terresti un po' di caldino..."
M.: "No, adesso io scendo da sola e tu se hai freddo ti metti una maglia"
E conclude: "Va bene?"

giovedì 23 settembre 2010

E' tempo di murganti

Torna l'autunno e i raffreddori potenti. Da piu' di un anno M. sa benissimo come si soffia il naso, ma per spirito di contraddizione non la considera una cosa da fare.
Noi le spieghiamo che se non ci si soffia il naso poi va a finire che il muco va nelle orecchie e le viene l'otite: ti ricordi quella volta che avei tanto male all'orecchio?

Due scene esilaranti entrambe nel cuore della notte, verso le due, quando le viene la crisi di tosse e di naso chiuso. Si alza a sedere sul letto con l'occhio a mezz'asta e col broncio.

Mamma: tesoro, soffiati il naso...
M.: no
Mamma: dai tesoro, soffiati il naso che poi dormi meglio
M. tira su col naso in maniera estrema.
M.: ormai e' andato tutto nelle orecchie, non lo troviamo piu'...

Crisi di tosse.
M. cerca di rimettersi giu' ancora rantolando.
Mamma: tesoro, finisci di tossire.
M.: no, basta, ho gia' tossato.

sabato 18 settembre 2010

Biscotti di vetro



Qualche giorno fa e' stata "la giornata delle maestre" all'asilo di M.
Un bigliettino della oudercommisie invitava i genitori a fare un regalo simbolico alle infaticabili donne che ci tenevano i bimbi tutto il giorno.
Mi ci voleva prorio l'occasione giusta per sperimentare i biscotti di vetro. Di versioni sul web ce ne sono N, sia in italiano che in altre lingue e devo dire che se danno tante dritte per non combinare disastri...ci sono degli ottimi motivi!

L'impasto e' una frolla semplice:

300 gr farina
120 gr zucchero
150 di burro morbido a pezzetti
1 uovo
Un po' di scorza di limone.

Per il vetro, caramelle dure colorate.

Impastare gli ingredienti velocemente, in modo che il burro non si scaldi. Fare una palla, ricoprire con la plastilina e mettere in frigo almeno un'ora.
Intanto distruggere le caramelle. Meglio lasciarle a grossi frammenti. Questo ha due vantaggi sulla tritura fine: primo, non si ha che fare con una polvere appiccicosa che va ovunque tranne che nel centro del biscotto e secondo, i frammenti di un certo colore, rimangono di quel colore anche dopo la cottura, mentre la polverina assume il colore di zucchero sciolto, cioe' color caramello. La prossima volta quindi non usero' il mixer.

Riprendere la frolla, lavorarla finche' non e' liscia e stendibile. Stendere la frolla un po' spessa. Ricavare i biscotti con per esempio un buco al centro. adagiarli sulla carta forno e mettere al centro del buco uno o piu' pezzettoni di caramella.

Infornare a 180 per 8-10 minuti, dipende dallo spessore del bisoctto. Lasciare raffreddare prima di toglierli dalla carta forno. La caramella sciolta si rapprendera' e formera' il vetro.
Con questa dose vengono una marea di biscotti, quindi armarsi di pazienza oppure come me di san marito che mi ha aiutato.

Gouda



In una delle ultime, o forse l'ultima, domenica di sole prima del lungo inverno, siamo andati per qualche ora a Gouda. Citta' famosa per l'omonimo formaggio e per la produzione di candele, Gouda e' davvero graziosa. Ha le classiche cose della citta' commerciale olandese che ha goduto di una certa gloria: cattedrale, municipio e palazzo della pesa.

Gran piazza del municipio, con tanti piccioni a cui M. ha potuto dare la caccia per un tempo infinito. Merenda per lei con un bel gelato alla fragola tutto spatasciato sulla maglietta nel tentativo di divorare il mio gelato alla cioccolata.
Anche se la resistenza di M. nella visita e' stata poco meno di tre ore, piccioni e gelato inclusi, ci e' sembrato un buon inizio.

domenica 12 settembre 2010

Brindisi




Sono andata a Brindisi per un workshop di lavoro. Con un gruppo di colleghi, di cui in realta' molti compagni di corso all'universita', avevamo il sogno di realizzare un workshop molto specifico sul nostro argomento di ricerca, per trovarci, discutere, capire in che direzione andare. Grazie a tre temerari il workshop si e' finalmente si e' tenuto a Brindisi.

Chi e' passato di li' negli anni '90 per prendere il traghetto per la Grecia, si ricordera' una citta' in preda alle file di macchine e ai turisti in transito. Citta' piuttosto grigia e caotica.
Be' ora ha davvero cambiato faccia. Pulita e accogliente, ha saputo valorizzare anche i suoi monumenti. La colonna romana e' il simbolo di Brindisi. Ma ci sono anche altre rovine romane e due castelli-fortezza. Quello che si vede nella foto e' il monumento nazionale al marinaio. Costruito durante il regime, e' a forma di timone e la sua cima offre una bella vista della citta', se il vento non ti porta via.

Ok, dopo il preambolo di rito, devo dire una cosa importante. Due cose mi rimarranno nel cuore: l'espressino freddo al bar dopo pranzo e una pasta dolce da mangiare in ogni occasione possibile, contenente un miliardo di calorie, che si chiama pasticciotto. E' una pastafrolla ripiena di crema cotta ed e' assolutamente divina.

martedì 24 agosto 2010

memorable quotes 3

Yoda: “Do or do not... there is no try.”

from Star Wars: the empire strikes back

lunedì 9 agosto 2010

Ricotta fatta in casa



Dopo avere trovato che la mozzarella in frigo era diventata blu, ho deciso di rispolverare questa ricetta per fare le ricotta. Qualche anno fa la facevo quasi una volta alla settimana.

1 lt latte
125 ml di panna liquida
1/2 cucch.no sale
3-4 cucch. succo di limone

Portare al bollore latte+panna+sale. Quando il latte monta, abbassare la fiamma e versare il succo di limone. Aspettare 4-5 minuti mescolando poco. Scolare su uno scolapasta con sopra un canovaccio a trama larga (io ho usato una tela leggera).

Viene ottima, lontana anni luce da quella che compravo al supermercato!

lunedì 2 agosto 2010

Imperio

M. sta metabolizzando i divieti, che per ora vengono comunque solo blandamente recepiti.

Queste due scene si distanziano di pochi giorni.

Figlia che accampa qualsiasi scusa per non mettere il pigiama.
Mamma che aumenta i decibel, nel tentativo di far risuonare dell'autorita'.
M. torna alla ragione per quesi pochi istanti che servono ad infilare il piagiama, con in testa altre mille cose da fare prima di andare a letto.
M.: "Adesso io prendo quel libro li'"
Mamma: "M. ..."
M. rincara: "Adesso prendo quel libro..."
Poi alza il ditino verso di me e conclude pacatamente: "....e te non urli".
Scoppio a ridere e finisce tutto in un abbraccio.

----

La mamma prende la via del bagno. M. la insegue.
M., memore delle raccomandazioni, fa con piglio: "Mamma, non chiudere la porta eh!"
Protesto bonariamente.
M.: "Mamma, ti dico di non chiudere la porta! Mi- devi- ascoltare!"

-----

Clafoutis alla frutta




Dolce molto buono, ma se mangiato in dosi massicce risulta un pelo pesante. Quindi va assaporato una fettina alla volta!
Ricetta presa dal ricettario della moulinex.

3 uova
1/3 L latte
150 gr di zucchero (ne ho messi 110)
120 gr farina
300 grammi di frutta a piacere (ho messo pesca, fragole e mela)

preparare la frutta, tagliandola a pezzetti e ponendoli su una teglia, di diametro di 30 cm, imburrata.
Battere con la frusta i liquidi. Poi aggiungere gradualmente la farina.
Versare sulla frutta e infornare a 180 gradi per 40 minuti.
Servire tiepido o freddo.
La ricetta suggeriva anche l'accompagnamento di una crema inglese, che io non ho fatto.

sabato 24 luglio 2010

Brema



Conferenza a Brema: bella conferenza, la sessione che ho organizzato io e' andata via liscia, senza nessun evento fantozziano.
Ogni sessione che si rispetti deve avere il teorico russo che ad un certo punto si alza in piedi e urla allo speaker di turno: "That's all wrong, we've proven this back in 1965!". Da noi c'e' stato, ed e' stato quasi confortante!

Tempo bello, colleghi simpatici. Ho rivisto persone germaniche perse di vista nel lontanto duemila-e-1-2-3. Curioso dire agli altri "sei in forma, non sei cambiato affatto!" e loro che non ti dicono: "neanche tu!"...non so bene se prenderla come una svista.

martedì 20 luglio 2010

Una mia amica mi disse...

Circa otto anni fa, una mia cara amica mi disse che secondo lei ognuno doveva scrivere un libro nella sua vita.
Probabile che fosse una frase ad effetto detta al pub dopo piu' di una birra. Resta comunque una buona idea, che ogni tanto mi ritorna in mente. Chissa'.

Cupcakes con glassa di cioccolata



Ormai questa ricetta risale ad un po' di tempo fa. Ho fatto questi cupcakes per il compleanno della puzzola all'asilo.
I cupcakes li ho fatti ispirandomi alle varie N-mila ricette del web sui cupcakes. Buoni, ma ancora non the ultimate cupcakes, quindi ancora non val la pena postare la ricetta. I pirottini a pois (confezione da 200!) li ho presi da HEMA.

Invece la glassa...quella si' che e' venuta perfetta. L'ho presa da cookaround:

GLASSA DI CIOCCOLATA:

6 cucchiai colmi di cacao
6 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di latte
50 gr. di burro

In un pentolino mettere latte+burro e cacao+zucchero e mescolare. Porre su fuoco basso, portare a bollore e sempre mescolando, continuare a fare sobbollire per 5-10 min finche' il cucchiaio non verra' fuori velato. Lasciare raffreddare 1 minuto e stendere.

lunedì 19 luglio 2010

Quiche di verdura e minestra di avocado



Proprio una bella cenetta estiva: quiche di pastasfoglia e minestra di avocado. Entrambe le ricette prese dal numero di luglio della rivista del supermercato di fiducia, l'Albert Heijn.

MINESTRA DI AVOCADO x 4 persone:

2 avocadi maturi
125 ml di panna
750 ml di brodo
2 cucch. olio evo
2 scalogni
1 spicchio d'aglio
gocce di tabasco
anacardi non salati

fare raffreddare il brodo. Frullare avocado + brodo.
Saltare gli scalogni per 3 minuti e aggiungere l'aglio per 1 min.
Unire il brodo e 4 cucch. di panna e mescolare fino a formare un liquido omogeneo.
condire con sale, pepe e tabasco q.b.
mettere in frigo per 1h.
Servire in scodelle con un altro po' di panna e 4-5 anacardi.

QUICHE DI VERDURA:

disco di pastasfoglia
350 gr verdura (fagiolini, pomodori senza semi, cavolfiore, cipolla etc)
3 uova
100 ml latte
100 gr formaggio grattuggiato (tipo edam)

lavare tagliare la verdura. Io l'ho fatta anche un po' saltare in padella per insaporire.
unire uova + latte + formaggio grattuggiato e poi i solidi.
Scaldare il forno a 200 gradi. Stendere la sfoglia sulla forma e bucherellarla coi rebbi di una forchetta.
Versare il ripieno sulla sfoglia.
Infornare per 45 min circa.

Nella foto non si vede, ma la cena e' stata accompagnata da un vino Rose'.

martedì 22 giugno 2010

Cenerentola

Cenerentola e' una bella favola per i bambini.
Si possono spiegare sentimenti come la bonta', l'invidia, la cattiveria e l'amore.
Come tutte le favole antiche, la protagonista corona il suo sogno e completa la sua stessa esistenza con un bel matrimonio. Noi cerchiamo di modificare il finale in maniera un po' piu' moderna.

Cenerentola, calzata la scarpina di cristallo, acquisisce il diritto di andare a ballare al castello tutti i giorni, mentre le sorellastre stanno a casa.

Ma M. e' andata oltre.
Mamma: "E cosi' Cenerentola ando' a ballare al castello tutti i giorni..."
M.: "Con la bici..."
Mamma (con risata soffocata): "E se piove?"
M.:"Se piove con la carrozza, se non piove, con la bici!"

Anche il vestito con cui va al ballo, assume le foggie piu' stravaganti:
Mamma:"E la fatina trasformo' il vestito di Cenerentola in un vestito...come lo facciamo oggi il vestito M.?"
M., per ora, ha proposto:
-- un vestito tutto di uva
-- un vestito tutto di teletubbies
-- un vestito fatto di muro tutto rosa (!)

domenica 13 giugno 2010

Memorable quotes 2

Irene Adler: Why are you always so suspicious?
Sherlock Holmes: Should I answer chronologically or alphabetically?

(Sherlock Holmes, dir: Guy Ritchie, 2009)

sabato 12 giugno 2010

Ciambellone

Questo e' il ciambellone piu' morbido che abbia mai provato. Le dosi della ricetta base le ho prese QUI, ma con qualche lieve modifica:

220gr. di zucchero
250 gr. di farina
3 uova
120 gr. di olio di semi di girasole
130 gr. di spremuta d'arancia/limone/acqua
una bustina di lievito

Montare bene uova e zucchero. Aggiungere i liquidi.
In ultimo aggiungere farina mescolata col lievito.
Imburrare uno stampo da ciambellone e infornare a 180 gradi per 40 minuti.

Leggero e si mantiene soffice per molti giorni.

Devo fare tutto io

Questa e' stata riportata dal babbo, un giorno che e' andato a prenderla all'asilo.

"
Quando sono andato a prendere M. all'asilo R., l'amichetta di M., mi è corsa incontro, proprio come fa con te. Molto carina infatti...
Dopo M. ha slacciato i pantaloni di R., perchè secondo lei doveva
fare pipi'.
Io ho espresso i miei dubbi sul fatto che R. dovesse fare
la pipi', allora ho detto a M. di chiederglielo e R. tutta
divertita ha detto che si doveva fare la pipi (ma non era vero).
Allora M. rinvigorita da questa risposta l'ha presa per mano e ha
detto "pfff.... devo fare tutto io!!"
"

giovedì 13 maggio 2010

I tubbietoast (pancakes americani)

Oggi era festa e ci siamo dedicate, M. ed io, ad una ricetta. Abbiamo fatto i tubbietoast, in onore dei suoi amatissimi teletubbies. Altro non sono che i pancakes.

Dopo varie prove, quelli che mi piacciono di piu' li ho trovati QUI:

200 gr di farina
2 cucchiaini da tè di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero
2 uova
250 ml di latte
3 cucchiai di olio di semi di girasole

Con meta' dose me ne sono venuti 5. Si mescolano i solidi, si uniscono al tuorlo battuto + altri liquidi e in ultimo i bianchi montati a neve.

Nella versione tooth-friendly li abbiamo mangiati col formaggio, come fosse pane.

Il giro d'Italia

Il giro d'Italia quest'anno e' passato dall'Olanda. Tre tappe hanno avuto come base Amsterdam. Una volta avevo visto passare il giro in Italia, ma facevo le medie ed ero nell'eta' in cui non poteva importarmene di meno.
Pensavo pero' che potesse essere uno di quegli eventi che potesse entusiasmare un bambino. Cosi' siamo andati. Incredibilmente M. e' stata pazientissima. Quasi un'ora abbiamo aspettato in un pomeriggio senza sole e con un bel venticello tagliente.

Io le avevo anticipato che sarebbero passati i signori in bici, velocissimi, tantissimi. Tanto le e' bastato per rimanere ancorata al suo seggiolino della bici.

E infatti, quella manciata di secondi in cui sono passati i ciclisti, sono stati per lei, e forse anche per me, entusiasmanti. Il giorno dopo voleva che andassi cosi' veloce mentre l'accompagnavo all'asilo in bici!

mercoledì 5 maggio 2010

Orfani di figli

Scrivo sul web su vari siti. In uno di questi c'e' una mamma che ha perso un bimbo, dopo una acerrima battaglia contro un tumore infantile.
Sul suo profilo ci sono le foto recenti, di un nuovo bimbo, simbolo della vita che va avanti e della fiducia nel futuro. E poi si vedono le foto meno recenti, di quel bimbo che non c'e' piu'. La mamma ha scritto, col passare del tempo, ricordi e sensazioni toccanti di quella esperienza. Non posso trattenere le lacrime, ogni volta, per lei, per tutte le mamme che ci sono passate e per tutte quelle, come me, che temono la potenza e la cecita' del caso.

lunedì 3 maggio 2010

Biscotti Rigoli


Abbiamo appena passato un w-e lungo, venerdi' scorso era infatti il giorno della regina. Con grande spasso di tutti, ha piovuto tutto il tempo!
Evvai, belli chiusi in casa per tre giorni con una bimba invece bisognosa di aria aperta e avventure sugli scivoli. Siamo comunque sopravvissuti tutti e tre.

Ormai e' abitudine consolidata che il sabato o la domenica io e bimba si faccia una ricetta. Questa volta e' stato il turno dei Rigoli tipo Mulino Bianco, con dosi dimezzate, eccetto l'uovo, che e' rimasto uno:

250g di farina
90g di zucchero
50g di burro
1 uovo
20g di latte
1 cucchiaio di miele
1/2 bustina di lievito
un pizzico di sale.

Cuocere in forno a 180°C per 10/15 minuti.
Ad occhi chiusi, non avrei saputo riconoscere il gusto dei biscotti originali, ma sono venuti buonissimi lo stesso. Nella foto, il biscotto fatto a lumachina e' opera della mia bimba.

domenica 2 maggio 2010

Torta salata


Ieri per cena ho fatto un bel plum cake salato. La ricetta base l'ho presa qui, ma ho fatto qualche modifica:

180 gr di farina
3 uova
100 gr di latte
100 gr di olio (di semi di girasole)
100 gr tra pomodoro tagliato a cubettini e parmigiano grattuggiato
100 gr di prosciutto cotto a dadini
1 cipolla stufata in padella
1 bustina di lievito per torte salate
sale e pepe

Ho mescolato i liquidi insieme, poi aggiungo farina+lievito, poi i solidi. Tutto col cucchiaio, senza frullino.
Messo in uno stampo da plum cake con carta forno a 180 gradi per 55 minuti. Il pomodoro, anche se scolato, tende a bagnare un po' l'impasto. Secondo me pero' da un tocco di rosso per gli occhi e di fresco al palato.
Appena infornato mi e' venuto in mente che non avevo MAI usato il lievito chimico per preparazioni non impastate! Ma e' andato tutto bene, il cake e' venuto buonissimo.

giovedì 29 aprile 2010

Un sogno

Ieri ho sognato la mia prof di latino del liceo, che e' stata portata portata via da un tumore un mese fa. Aveva 69 anni.
Mi capita di sognare le persone morte subito dopo il fatto. E quel primo sogno di una persona che non c'e' piu' e' sempre molto intenso. Il sogno e' patinato, le immagini vivide.

Ero con alcune delle mie compagne sulle scale della scuola, ai giorni nostri, come se ci fossimo incontrate li' per fare una rimpatriata delle nostre. Esce dalla porta a vetri la prof, con l'aspetto di allora, ma notevolemte piu' bassa. Si truccava molto, metteva il rossetto rosso e si tingeva i capelli di media lunghezza di un castano arancionato.
Ci guardiamo negli occhi, ci sorridiamo. Io sono senza parole, provo a parlare ed escono lamenti. Sono incredula, ma forse un po' me lo aspettavo che proprio quello fosse il sogno in cui l'avrei vista.
Altre volte che ho sognato persone defunte, mi lasciavano i loro saluti, o le loro raccomandazioni. Questa volta la mia prof non mi ha detto niente, ma mi ha lasciato un bel sorriso con gli occhi ridenti.

sabato 3 aprile 2010

Vellutata di zucca

ricetta presa dal ricettario mensile dell'Albert Heijn (numero di dicembre 2009).
Sapore delicato e raffinato.

x 4 persone

1 zucca di circa 1,2 kg
3 cucchiai di olio
250g di carote tagliate a rondelle
2 cipolle tagliate fini
2 spicchi d'aglio tagliati fini
2 foglie d'alloro
2 cucchiaini di cumino
1 dado
1 vasetto di panna

Tagliate la zucca come un melone. Togliete la buccia e i semi. Tagliatela a pezzi grossi. Scaldate l'olio e unite la zucca, le carote e le cipolle e soffriggere 5 minuti. Unire l'aglio, l'alloro e il cumino. Unire 1 litro di acqua e il dado (io non l'ho messo). Portare a ebollizzione e cuocrere 30 minuti.
Togliere l'alloro ed emulsionare col frullatore ad emulsione. Regolare di sale e pepe.
Servire nelle fondine e unire un cucchiaino di panna e guarnire con prezzemolo fresco.

Spezzatino di manzo al vino

questa ricetta l'ho presa dal ricettario della lagostina "La magia della pentola pressione".
Seguita quasi alla lettera, e' venuta benissimo.

x 4 persone

700g di manzo per spezzatino
100g di lardo o pancetta
60g di burro (io ho messo meta' olio e meta' burro)
2 cipolle
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaio di farina
mezzo litro di vino rosso
mazzetto aromatico (timo, prezzemolo e alloro)
250g di champignon
succo di limone

Tagliate la carne a cubetti di 4 cm di lato, tagliare la cipolla a fettine sottili. Tagliate la pancetta a dadini.
Scaldate 50g di burro nella pentola a pressione e rosolate bene la carne a fiamma alta con cipolla e pancetta. Spolverizzate con la farina, mescolate bene e unire il vino rosso con il mazzetto aromatico e l'aglio; salate, pepate, chiudete e calcolate 35 min dal sibilo. Intanto pulite gli champignons. Cuoceteli per 5 min in un pentolino col resto del burro e qualche goccia di limone.
Aprite la pentola a pressione, eliminate il mazzetto aromatico e unite gli champignons, mescolando per qualche minuto. Trasferite la carne su un piatto da portata ed irrorare col sugo.

mercoledì 31 marzo 2010

Composizioni

Guardiamo dalla finestra della sua camera i primi segni della primavera: bucaneve, crocus e gemme sugli alberi.
io: "Vedi? Speriamo che arrivi presto la primavera"
M.: "E quando viene la primafinta?"

domenica 21 marzo 2010

La cena olandese

Domani sera avremo a cena un amico dell'universita' + mamma + morosa.
Le due signore sanno ognuna il fatto loro in quanto a cucina della loro regione e forse di cucina italiana in generale.
Mumble mumble...
L'unico modo per non sentirmi sotto giudizio e' di fare una cena olandese!
Tanto il tempo e' orribile e la cuncina nordica si adatta perfettamente alla pioggia.

Cosa ho preparato (fino all'una di notte di oggi)?

Vellutata alla zucca,
Spezzatino di manzo al vino ,
souffle' di patate.
Di desssert, un prosaicissimo gelato al caffe' dell'AH.

Ancora non tutto e' pronto. Per esempio non e' chiaro se il souffle' gonfiera' o meno!
Pero' lo stufato e' pronto e quello sembra andar molto bene.

Vedremo domani!

lunedì 15 marzo 2010

Biscotto quotidiano

M. e' nella golden era dei "no".
E' "no" sempre, in varie sfumature, e comunque in ogni occasione.

Qualche volta le diciamo:
"Dai M., perche' dici sempre no?
Qualche volta e' bello dire anche si'".
Ok, 1 su 20 occasioni dice si' (ma al 5 tentativo)....

Stamattina dopo una generosa razione di latte, banana e cereali, e' l'ora del biscotto. Abbiamo la regolina che di biscotto se ne mangia uno.
Qualche volta va bene cosi', altre, come oggi, non va bene per niente.

M.:"Mamma, mi dai un altro biscotto?"
io: "No amore, domani dai. Gia' ne hai mangiato uno..."
Segue tira e molla per un po'.
M.:"...Mamma, ma perche' dici sempre no?"

She really got me there!

Allora io:"Ok, si'"
Ondata di gioia e aggancio del biscotto.
E io (un po' furbetta): "Vedi che bello quando si dice si'?"

domenica 14 marzo 2010

memorable quotes 1

Lazio: Do you have anyone in with Costello presently?
Dignam: Maybe. Maybe not. Maybe fuck yourself.

"The Departed" 2006

venerdì 12 marzo 2010

La puzzola

Ultima visitina al bagno prima di avventurarci sulla strada per l'asilo.

Siamo io e lei. Il babbo si affaccia alla porta:
B:"Ciao puzzole, io vado!"
Puzzola e' un termine di lessico famigliare di antica data.
io: "Ciao!"
M.: "Ciao... puzzolo!"

L'ha detto con una tale simpatia che il babbo avra' pensato:
"you made my day, little girl!"

mercoledì 10 marzo 2010

Il lettino nuovo

Qualche settimana fa siamo passati dal lettino con le sbarre di 1.2 m di lunghezza al letto normale, di ben 2m!

I primi giorni M. sembrava un puntino perso nel mare del piumone, sembrava Alice quando diventa piccola piccola dopo avere bevuto la pozione magica nel paese delle meraviglie! Poi noi e lei ci siamo abituati a queste nuove misure.

E cosi' un'altra barriera architettonica, una delle poche rimaste, e' stata abbattuta. Il lettino piccolo era un suo piccolo mondo soffice che pero' ormai le era piccolo sia fisicamente che psicologicamente.

Per noi era una certezza della meccanica classica. M. e' al sicuro, sicuramente dentro la buca di potenziale del suo lettino.
Ora M. POTREBBE essere nel suo letto, ma anche no!
Piu' probabilmente stara' scendendo per raggiungere il nostro letto, alle ore piu' improbabili.

In bici all'asilo

Andiamo all'asilo con mezzi di locomozione molto olandesi: moederfiets (cioe' bici da nonna papera) con attaccato il carrettino per i bambini. M. posizionata, incinturata, con tanto di caschetto, mamma che arranca sulla pista ciclabile per almeno 20 minuti.

Pant, pant, pant.
E poi piove.
E poi tira vento.
E poi pero' viene fuori il sole e comincio ad odiare lo sciarpone che mi pizzica e vorrei fare il lancio dei guanti col pelo.
Ed ecco che arriva la salita del sottopassaggio.
Ed ecco che bisogna mettere in prima altrimenti non ce la faccio.

In tutto questo:
M: "mamma cosa faaai?"
io: "pedalo tesoro"
M: "mamma cosa faai?"
io: "sto pedalando" (che almeno impari un gerundio, visto che ci siamo)
M: "mamma cosa fai?"
io "Pedalo!!"
M.: "Ah."